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L'arte della meditazione e la ricerca del benessere

Care lettrici, nello speciale di oggi vi proponiamo un prezioso approfondimento e qualche spunto di riflessione a proposito di una tematica a dir poco centrale di questi tempi: parleremo di punti fermi e incertezza, di libertà, benessere psicofisico e di meditazione, guidati dalle parole di un ospite d’eccezione, la giovanissima e brillante Alessia, proprietaria della piattaforma The vegan side of the moon.



Trovare pace nell’incertezza è ciò a cui tutti ambiamo affannosamente di questi tempi; per molti di noi punti fermi e sicurezze vacillano e inevitabilmente, da questo “squilibrio”, prendono forma paure e pensieri dai quali non vediamo l’ora di liberarci. Ma come?


La verità care lettrici, è che forse la ricerca di un equilibrio non è il giusto obiettivo da porsi, o almeno non con il fine ultimo di ritrovare le agognate certezze di cui ci nutrivamo. Forse dovremmo solo cambiare prospettiva e provare, per qualche attimo, a valutare una novità, ovvero che la vita è dopo tutto un vero e proprio agglomerato di squilibri e controllarli non sarà mai possibile. Una fotografia tragica penserete voi, ma non è così, il trucco c’è e risiede nell’arte dell’accettazione, della riflessione e meditazione. Siamo noi stessi infatti a scegliere come osservare e vivere il mondo quindi appare piuttosto ovvio, quantomeno a parole, che spetta proprio a noi decidere di provare a cambiare la nostra medesima percezione di incertezza rivalutandola come alleata positiva e preziosa. Il “non sapere” che tanto ci disorienta, ci dona in realtà l’opportunità di ripartire ogni giorno, lasciando spazio ad infinite e, perché no, splendide possibilità. Sta solo a noi scegliere come riempire questo inestimabile “spazio”, se di paura, oppure di speranza!


Vervene ha scelto la seconda opzione, la speranza, accompagnata da una giusta dose di positività e lungimiranza, non è affatto semplice ma è una sfida, un auto-regalo che vogliamo almeno provare a conquistare. E così, dopo questa malinconica ma opportuna introduzione, ci immergiamo mente e corpo nell’affascinante tematica di oggi: l’arte della meditazione e la ricerca del benessere, e lo facciamo in compagnia di un ospite a dir poco speciale, Alessia, la brillante mente creatrice dell’universo The vegan side of the moon.


The vegan side of the moon è una piattaforma spirituale, culturale e d’intrattenimento benefico, gastronomico e sportivo, con protagonista il benessere e l’agognato concetto di mens sana in corpore sano: equilibrio tra mente e corpo. Chiediamo dunque ad Alessia, com’è nato il tuo blog?


“The vegan side of the moon è nato dalla passione di sperimentare con nuovi ingredienti al fine di creare piatti che non siano solo gustosi e piacevoli per il palato e gli occhi, ma che nutrano allo stesso tempo anche il nostro corpo. Sono diventata vegana nel 2016 e da lì è iniziato un viaggio alla scoperta di nuovi sapori, che mi ha portato a divertirmi molto in cucina. I piatti che proponevo in famiglia e agli amici piacevano molto, spesso mi chiedevano la ricetta e così ho pensato di creare un blog dove condividere le mie creazioni. È stato tutto molto spontaneo e guidato principalmente dal mio desiderio di portare un contributo positivo al mondo: una ricetta vegana alla volta”.


nel tuo blog dici “Il mio scopo è rendere la spiritualità uno strumento pratico e applicabile alla quotidianità per vivere pienamente e più allineati al nostro vero essere”, che significato assumono per te queste parole e cosa significa secondo te vivere allineati con il proprio essere? Non è infatti una cosa semplice, per alcuni addirittura quasi impossibile, come riuscirci, quali i primi passi?


“Per me ciò significa far uscire dai libri gli insegnamenti in cui ci imbattiamo e metterli in pratica nella nostra vita quotidiana. L’esperienza è la più grande delle maestre ed è l’unica strada per fare nostri i concetti che leggiamo e che magari vorremmo che ci appartenessero. Secondo me vivere allineati al nostro essere è un viaggio alla scoperta della nostra vera natura. Un viaggio che facciamo senza bagagli, un viaggio che richiede coraggio, perché ci costringe a guardare tutti gli aspetti del nostro io, aspetti che non sempre è facile riconoscere e men che meno accettare. Per vivere una vita che possa essere in armonia con la nostra vera natura, quella che c’è al di là di condizionamenti e maschere che ci siamo messi addosso nel tentativo di compiacere gli altri, il primo passo e conoscerci, scavare a fondo e scoprire chi siamo. Personalmente tenere un diario è uno strumento che mi aiuta molto ad esplorare la mia interiorità. Nella scrittura ho trovato un mezzo che mi permette di guardarmi dentro, uno spazio in cui posso essere davvero me stessa senza giudizio, senza filtri. Purtroppo non ci sono ricette per queste cose, ognuno ha una strada diversa da percorrere. Proprio per questo motivo penso che sia essenziale mantenersi aperti a varie possibilità, a sperimentare nuove cose, a non stare troppo attaccati a idee o modi di pensare. Questo attaccamento rischierebbe di diventare uno scudo a tal punto da impedirci di vedere oltre, mentre se manteniamo una visione aperta, che potenzialmente può accogliere tutto, possiamo trasformare qualsiasi muro in una porta”.


Qual è la tua filosofia di vita? E come ti sei avvicinata ai temi di benessere mente-corpo, alimentazione vegana e spiritualità? Tutti peculiari e differenti ma altresì innegabilmente interconnessi.

“Questa è una domanda bella tosta (occhi spalancati e risolino)! In questo momento non sento di avere una “filosofia di vita”, nel senso che non voglio attaccarmi ad un credo o filosofia, perché così facendo taglierei fuori tutto il resto, mentre ora sento di avere ancora tantissimo da imparare e conoscere. Mi sono avvicinata al mondo della spiritualità durante il mio primo viaggio in Thailandia. Ho iniziato a leggere molto (partendo da Thich Nhat Hanh ed Eckhart Tolle, fino ad arrivare a Marianne Williamson), ho fatto ritiri di yoga e meditazione (nel Sud-Est Asiatico, in Centro America e nel monastero buddhista di Plum Village) e sono in costante viaggio per cercare di essere sempre migliore rispetto a quella che ero ieri, cercando di agire sempre guidata dall’amore”.


Cosa pensi della meditazione e come la racconteresti a coloro che ne hanno sentito parlare ma ancora ne sanno poco?

“Dalla mia esperienza, la meditazione è osservazione senza giudizio di ciò che è, stare nel momento presente. Qualsiasi cosa può diventare meditazione, anche lavare i piatti, se mentre lo facciamo siamo concentrati solo su quello e null’altro ci distoglie da ciò che stiamo facendo. Purtroppo non riesco ad essere sempre costante nella mia pratica, ci vuole parecchia disciplina, ma nei periodi in cui medito regolarmente, noto una grande differenza in termini di benessere psicofisico. Più lucidità mentale, meno stress e più facilità nel prendermi cura dei miei pensieri e dirigerli verso la direzione di mia preferenza.

Per chi sta iniziando ad addentrarsi in questo mondo, tempo fa lessi un libricino molto carino chiamato “Piccoli momenti di mindfulness”. Consiglio vivamente anche il libro di Thích Nhất Hạnh dal titolo “Il miracolo della presenza mentale”. Ci sono anche delle app molto utili per iniziare a meditare: io uso Insight Timer ma ce ne sono anche altre (tra cui Calm ad esempio)”.


La meditazione, care lettrici, ha un’infinita lista di benefici e la sua pratica costante, pura e sincera, può davvero essere l’alleato che tutti stavamo aspettando, quel patrimonio che potrebbe darci conforto in questi tempi difficili aiutandoci a ricostruire passo dopo passo il nostro benessere psicofisico. È emerso a tal proposito, come la meditazione influisca positivamente sugli aspetti più intimi e profondi di ciascuno, la sua pratica, che ci invita a vivere il momento presente e accoglierlo in tutti i suoi aspetti, può migliorare l’attività cerebrale e aumentare la concentrazione, riduce ansia e stress e ci permette di allontanare pessimismo e pensieri depressivi, favorendo invece un ritorno alla lucidità e dunque alla serenità. Sviscera dubbi e paure, ci riconnette, favorendo una chiara sintonizzazione con il nostro IO interiore, l’amica che ciascuna di noi custodisce dentro di sé e che è senza dubbio la parte migliore di noi. Vervene ne è diventata una grande sostenitrice e noi della redazione in primis, ne abbiamo trovato conforto soprattutto in connessione a episodi di forte stress e attacchi di ansia, assolutamente comprensibili e giustificati ora più che mai. Non abbiate paura dell’introspezione, se c’è una cosa che questo virus ci ha regalato infatti, è proprio la possibilità e anzi quasi costrizione di guardarci dentro, ascoltare i nostri pensieri e ritrovarci, davvero.


Procedendo nell’intervista chiediamo ad Alessia un suo parere, che scopriamo coincidere assolutamente con la nostra esperienza: in questo momento storico di incertezze e fragilità, è quindi davvero possibile trovare conforto e pace nella pratica costante e sincera della meditazione?

“Sicuramente sì. La meditazione ci aiuta a tornare nel momento presente, in cui va tutto bene, senza perderci nelle ansie per il futuro o nei dolori passati. Riportandoci nel momento presente, ci accorgiamo che la cosa più intelligente che possiamo fare, è fare il meglio che possiamo con ciò che abbiamo, nel qui e ora”.


Arriviamo ad un altro grande quesito, che include, ma non si riduce, alla pratica della meditazione e riguarda uno tra i più recenti video di The vegan side of the moon, ecco il link per guardare e ascoltare le parole di Alessia dal suo canale YouTube: è possibile trovare pace nell’incertezza?


“Tutto ciò che sperimentiamo nella nostra vita è neutro, ognuno di noi darà la propria connotazione (positiva o negativa) alla situazione che sta vivendo basandosi sulla propria percezione delle cose. Lo stesso vale per l’incertezza, in cui tutto può succedere, positivo o negativo, ma chiediamoci una cosa: siamo qui per fare esperienza della vita giusto? Non per evitarla. E vivere significa anche non avere idea di che cosa succederà domani, e noi possiamo esserne entusiasti o spaventati. Tendiamo ad essere spaventati se ci siamo già creati nella nostra mente uno scenario che vogliamo accada, e quindi siamo spaventati dall’idea che non si avveri. Ma perché pensiamo a che cosa vorremmo che succedesse? Se nel momento presente, ci dedichiamo a ciò che desideriamo e lo facciamo con la nostra migliore energia di quel momento, allora la vita accadrà come una naturale conseguenza di quel susseguirsi di momenti presenti in cui diamo il meglio di noi. Dobbiamo prenderci cura del nostro corpo fisico, pensieri ed emozioni e della nostra energia nel momento presente. Il lato positivo dell’incertezza, di un momento in cui non è possibile pianificare il futuro, è che ci costringe a vivere nel momento presente. Un’altra cosa che penso ci stia insegnando questo periodo è la gratitudine. Potrà sembrare una cosa banale e scontata, ma quando ti tolgono una cosa ti rendi davvero conto del suo valore”.


Care lettrici, la nostra speranza è che questo breve ma intenso confronto vi possa essere utile, un sostegno amico per superare i giorni grigi; noi ci teniamo a ringraziare con grande affetto e ammirazione Alessia per la preziosa chiacchierata, uno scambio di idee e spunti brillanti, sinceri, davvero prezioso.

Lasciamo ora la parola ad Alessia per i suoi saluti e per uno speciale messaggio da lei dedicato a tutte voi affezionate lettrici:


Grazie di cuore per avermi dato lo spazio di condividere questi pensieri e riflessioni. Voglio concludere con una frase di una delle mie autrici preferite, Marianne Williamson:

“La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite. È la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? In realtà chi sei tu per non esserlo? Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo. Non c’è nulla di illuminato nello sminuire sé stessi cosicché gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso. Quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri”.


Un caro saluto, Alessia e la Redazione di Vervene.it

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