Uno sguardo agli interiors delle nostre case, una nuova rubrica firmata Vervene che esplora le ultime tendenze in ambito design: mobili e complementi d’arredo pensati per rinnovare gli spazi abitati, senza stravolgerne l’identità, ma piuttosto rinfrescandone lo stile; ecco i link per leggere i primi speciali, dedicati rispettivamente ai salotti di casa e alle camere da letto.
Oggi invece, focalizziamo l’attenzione su due locali particolarmente frequentati, si può dire, quelli attorno ai quali ruota la social life familiare, dove i componenti della famiglia si incontrano, dove si confrontano chiacchierando e discutendo, dove preparano e consumano i pasti tra telegiornale in sottofondo e vocio di resoconto sulle ore appena vissute; stiamo parlando della cucina e della sala da pranzo, due ambienti coincidenti che possono presentarsi racchiusi in un unico open space, o divisi in due stanze a sé stanti.
Indipendentemente da quale sia il caso della vostra abitazione, quello che vi proponiamo cari lettori, è piuttosto un restauro artistico dell’ambiente, che, come è naturale che sia, avrà già la sua base di arredamento da mantenere, ma che potrà sempre essere personalizzato e rinnovato, grazie a nuovi scenari armonici ispirati, in questo caso, all'affascinante e prezioso mondo dell’arte.
Perché investire in opere d’arte, più o meno dispendiose, per decorare la nostra sala da pranzo?
Le parole d’ordine sono armonia, unicità e suggestioni.
L’arte migliora e abbellisce sempre, impreziosisce la percezione degli spazi che ogni giorno viviamo e veicola emozioni, consentendoci di raccontare qualcosa di noi, del nostro intimo e della nostra percezione della vita, L’arte, cari lettori, se ben inserita all’interno dei nostri spazi abitati, stimola la personalità e la creatività, tramutando un qualsiasi dettaglio consueto, in patrimonio unico.
(Attico con arte, Dario Turani)
Come integrare, in ambienti già arredati, opere d’arte, oggetti da collezione, dipinti, arazzi e ancora sculture?
Ricordando innanzitutto, che il contesto generale deve sempre preservare armonia e suggerire un legame tra colori, materiali e oggetti distribuiti nello spazio. Faremo perciò attenzione ai vari attori protagonisti del nostro ambiente che, oltre ai complementi d’arredo, sono anche i tendaggi, la pavimentazione e i soffitti. Una volta osservata a fondo, minuziosamente, la sala da pranzo o cucina in questione, progetteremo l’inserimento della nostra opera considerando le luci, i colori, le proporzioni e i punti focali.
Faremo per esempio caso alle dimensioni dell’opera e individueremo il miglior contesto in cui inserirla: non dovrà risultare sproporzionata rispetto alle dimensioni della stanza (NO: quadro molto grande in locale troppo piccolo). Il colore dell’opera potrà poi essere abbinato all'ambiente sia per armonia che per contrasto, l’importante è scegliere cromie che, o per ragioni d’estetica o per ragioni di affetti personali, comunichino un messaggio preciso. Sappiamo infatti cari lettori, che i colori da soli rappresentano uno dei tasselli fondamentali dell'interior design e questo perché sono unici nella capacità di evocare sensazioni ed emozioni personalissime.
Sono altrettanto fondamentali le luci che potrete spostare o aggiustare in funzione della locazione dell’opera: preziosissima la luce naturale, ma da non sottovalutare quella artificiale.
Ultimo cari lettori, il punto focale: si tratta di un dettaglio imprescindibile, senza il quale l’attenzione vostra così come dei vostri ospiti risulterà persa, generando dunque confusione e disorientamento.
Case d'arte Gallery
(Scatola Célèbes mini. Hermès)
(Stampa superleggere in Edizione Limitata, Gio Ponti)
(Stampa superleggere in Edizione Limitata, Gio Ponti)
(Complementi e oggettistica, Baldi home jewels)
"Quando si installa un quadro o si posiziona una scultura, il contesto è decisivo; l'obiettivo è l'emozione!"
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